
Monza, i cambi fanno la differenza: Alessandria rimontata
Da una parte c’era il Monza, forte di tre vittorie nelle ultime quattro giornate e consapevole di non avere molte altre chance per avvicinarsi alla vetta. Dall’altra c’era l’Alessandria, penultima in classifica e con un ruolino di marcia che diceva cinque sconfitte e un solo successo da dicembre in avanti. Probabilmente non un duello tra Davide e Golia, ma nemmeno una sfida ad armi pari. O almeno così lasciava intendere “la carta”. Come si dice spesso, però, il calcio si gioca sull’erba e infatti il match tra i brianzoli e i piemontesi disputatosi a Monzello è stato tutt’altro che a senso unico.
Il primo tempo viaggia a ritmi soporiferi per 34’ su 35. Le due squadre non si sbilanciano, non riescono a scardinare l’assetto tattico avversario e non creano alcuna occasione. Poi, ad un giro d’orologio dall’intervallo, su una palla sanguinosa persa dal Monza a centrocampo, l’Alessandria ha dimostrato cosa significa “andare in porta con due passaggi”. Pallone recuperato, passaggio filtrante, cross in mezzo, gol. Dieci secondi in totale e i biancorossi, senza neanche il tempo di capire quello che stava succedendo, si sono trovati a dover rincorrere. Nella ripresa mister Lasalandra prova a mescolare un po’ le carte e indovina praticamente tutte le mosse. Per dare maggiore dinamismo e fisicità alla squadra, Piloni – parso un po’ appannato – viene sostituito, Marco Bonaiuto viene spostato da mezzala a regista e Monguzzi viene alzato a centrocampo. Dietro le punte Mathis Mout rileva Santoro con il compito di aumentare imprevedibilità e fantasia. Detto, fatto. A segnare l’1-1 è proprio il ragazzo italo-francese, che scatta sul filo del fuorigioco, stoppa di petto il lancio di Porta e, pur non calciando in modo pulitissimo, trova il pareggio. Da quel momento è un monologo brianzolo. Bonaiuto detta i tempi alla perfezione e fa anche il trequartista, Mout è una costante spina nel fianco della difesa avversaria. Al 33’, dopo numerose opportunità gettate al vento, arriva l’inevitabile 2-1 e non è un caso che a confezionarlo siano proprio loro due. Il centrocampista alza la testa e serve il neo entrato, quest’ultimo corre in profondità e va a memoria per Principe; il numero dieci biancorosso arriva puntuale sulla sfera e insacca. Finita? No, perché i giocatori del Monza hanno ancora benzina nelle gambe e Lasalandra ha ancora qualche asso nella manica. All’ultimo minuto vengono gettati nella mischia Sirtori e Carta. Il primo si avventa di testa su un pallone vagante e lo indirizza a Principe, che imbecca Mout a pochi passi dalla linea di fondo; l’autore della rete dell’1-1 tiene viva la sfera e la mette in mezzo proprio per Carta, che subisce fallo in area. Rigore. Dal dischetto si presenta Principe e spiazza Ignat per il definitivo 3-1.
Ora la classifica nelle zone nobili è cortissima, con ben cinque squadre concentrate in soli tre punti (la distanza che separa proprio i brianzoli dal Cagliari capolista). Per continuare l’inseguimento alla vetta, il Monza deve proseguire su questa strada e non può permettersi scivoloni. Se poi dovesse commettere qualche falsa partenza nelle ultime gare, finché i cambi in corsa daranno questi frutti non ci sarà da preoccuparsi.
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