Yabre è imprendibile, ma non basta: Cittadella ko a Monza

Yabre è imprendibile, ma non basta: Cittadella ko a Monza

Domenica pomeriggio a Monzello, in occasione della 19ª giornata del Campionato Nazionale Under 17, si sfidavano due squadre con il morale agli antipodi. I padroni di casa del Monza arrivavano da due sconfitte di fila, entrambe con quattro gol subiti; il Cittadella veniva dal primo successo del 2022, ottenuto per di più in inferiorità numerica. Logico quindi che i due allenatori optassero per scelte differenti, con il tecnico dei biancorossi deciso a rimescolare le carte e il mister dei granata fedele all’ideale “squadra che vince non si cambia”. Anche quando si vince, però, bisogna saper cogliere i segnali lanciati dal campo. Ecco perché Moustafa Yabre, che mercoledì contro il Como è entrato a gara in corso e ha segnato il gol vittoria, non poteva essere lasciato fuori di nuovo.
Attaccante italiano con origini del Burkina Faso, Moustafa Yabre è il miglior marcatore stagionale dell’Under 17 del Cittadella. Potrebbe bastare questo dato per spiegare la sua importanza per la squadra, ma in realtà le statistiche non dicono abbastanza. Non spiegano ad esempio le sue caratteristiche fisiche e tecniche pressoché uniche. Seppure abbia solo sedici anni, è dotato di una muscolatura già incredibilmente sviluppata, sia a livello di busto che di gambe. Ciò gli consente di reggere l’urto nei duelli con i difensori e di sprigionare potenza nella corsa e nel tiro in porta. Impressionanti, inoltre, la rapidità e l’accelerazione, grazie alle quali è letteralmente imprendibile negli spazi. Se a queste doti aggiungiamo poi un’eccellente tecnica individuale, che gli consente di tenere sempre la palla incollata al piede nei dribbling e di essere efficace in fase realizzativa, completiamo il quadro di un centravanti capace di far ammattire le retroguardie avversarie. Ed è esattamente quello che è successo contro il Monza. I brianzoli sono riusciti ad imporsi sul Cittadella, ma non hanno praticamente mai preso Yabre. All’ottavo minuto gli ospiti producono la prima occasione e a far detonare la pericolosità dell’azione è proprio l’attaccante burkinabé. Riceve palla sulla trequarti, marcato stretto da un difensore e spalle alla porta; vede con la coda dell’occhio lo scatto di Tarko e lo lancia in profondità di tacco, senza neanche stoppare la sfera. L’esterno offensivo dei veneti poi crosserà a Meneghello che troverà sulla sua strada Greco. Dopo meno di un quarto d’ora, seconda (gigantesca) chance per la squadra di mister Rossi: Yabre prende palla sulla fascia, brucia il diretto marcatore, arriva sul fondo, entra in area e serve a Meneghello quello che viene chiamato “pase de la muerte”, ossia un passaggio a rimorchio per il compagno accorrente nei sedici metri. Sembra un gol fatto, ma il numero dieci del Cittadella calcia clamorosamente a lato. Questo è solo l’inizio della partita di Yabre. I restanti 70’ sono una serie ininterrotta di scatti in profondità, spalla a spalla con gli avversari, pressioni sui difensori che impostano dal basso; il tutto condito da richiami costanti ai propri compagni affinché ne premino i movimenti e gli affidino il pallone. Il Monza si arrangia come può e cerca di disinnescarlo con marcature preventive e lavoro di reparto.
Il match finirà 3-1 per i biancorossi e l’attaccante granata, nonostante gli sforzi, non riuscirà a trovare la via della rete. E se da un lato una sconfitta non può mai far piacere, dall’altro non intacca la striscia positiva del “talismano” Yabre: tutte le volte che ha segnato, il Cittadella non ha perso. Ora il ko si spiega più facilmente?
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