
Inter travolgente: 5-0 al Verona e sorriso ritrovato
Non ci poteva essere San Valentino più dolce per l’Inter Under 18, che lunedì si è messa alle spalle i due pareggi consecutivi contro Sampdoria ed Empoli e si è abbattuta sul Verona, travolgendolo con un perentorio 5-0. Di solito si dice che certi risultati “parlano da soli” o che “non lasciano spazio ad ulteriori commenti”. Ma non stavolta. Perché ci sono aspetti che meritano di essere sottolineati, ci sono le prestazioni di alcuni ragazzi partiti titolari o subentrati cui va dato il giusto rilievo e ci sono reti che devono necessariamente essere descritte.
Potrebbe risultare banale, ma per raccontare il pomeriggio perfetto dei nerazzurri è giusto andare in ordine cronologico e partire dall’inizio. E più precisamente, è necessario cominciare da colui che la gara l’ha sbloccata: Sarr. L’attaccante di origine senegalese non era stato tra i titolari né la settimana scorsa contro l’Empoli né quella prima contro la Sampdoria e aveva bisogno di ritrovare minutaggio, fiducia e gol. Il fatto che le marcature siano state aperte proprio da lui, per di più con il primo tiro in porta, ha un valore speciale, che va ben oltre il mero 1-0. Sbloccato il match, la squadra di mister Zanchetta non si è fermata e ha continuato a premere sull’acceleratore, trovando presto il raddoppio con Kamate. Nel 2-0 non ci sarebbe nulla di strano, soprattutto considerando quanto si stava vedendo in campo, se non fosse che il centrocampista dei padroni di casa ha realizzato una rete che potrebbe concorrere al premio Puskás. Si è inserito in area di rigore per raccogliere il cross di Quieto e ha capito in una frazione di secondo che si trovava troppo avanti rispetto alla traiettoria del traversone; mentre era in corsa, quindi, ha deciso di provare a colpire di tacco il pallone che stava arrivando a mezza altezza, come in una sorta di colpo dello scorpione, ma senza tuffo in avanti. Difesa immobile, portiere impietrito, compagni sbigottiti e applausi a scena aperta da tutto il pubblico. Nella seconda frazione il Verona si getta subito in avanti alla ricerca del 2-1 e sfiora il gol in almeno tre occasioni. Per un momento al “Suning Youth Development Centre” si rivedono vecchi fantasmi, ma l’Inter non è la stessa delle ultime uscite: soffre, non si scompone e colpisce alla prima opportunità. Il 3-0 di Owusu nel momento migliore degli ospiti è un colpo da k.o. tecnico. Con il risultato sotto controllo, i nerazzurri giocano più sciolti e inseriscono anche diversi ragazzi sotto età (Stankovic, Esposito, Di Maggio), tutti desiderosi di lasciare il segno. La somma di questi due fattori emerge con tutta evidenza nel 4-0 di Marocco, che insacca al termine di un’azione splendida e approfitta dell’assist da grande attaccante di Esposito. La ciliegina sulla torta la mette Stankovic, che si inventa una rete da antologia con un destro da distanza siderale.
Domenica contro l’Atalanta e soprattutto mercoledì nel derby, l’Inter dovrà confermare quanto di buono fatto vedere a San Valentino. Per dimostrare che il pokerissimo contro il Verona è stato l’inizio di una storia seria e non il flirt di un solo pomeriggio.
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