
Di Maggio trascina l'Inter: Pordenone steso ancora 4-1
Il ritorno in campo dopo la sosta natalizia non è mai semplice: ci sono sempre scorie e ruggine da lavare via, bisogna ritrovare il ritmo partita e ci si deve far trovare pronti dal punto di vista mentale. Il ritorno in campo dopo una sosta natalizia dalla durata incerta, caratterizzata da diversi slittamenti e date cambiate più volte, è ancora più complicato. Se a questa situazione si aggiungono poi numerose assenze, sia tra i giocatori che nello staff, il quadro delle difficoltà è completo. Lo sapevano benissimo Inter e Pordenone, che domenica si sono sfidate al “Suning Youth Development Centre” per la 17ª giornata del Campionato Nazionale Under 17. Entrambe le squadre non sono parse particolarmente brillanti e hanno messo in mostra meccanismi ancora da oliare. Ma quando il collettivo fatica a girare, i singoli devono fare la differenza. Ed è esattamente quello che ha fatto Luca Di Maggio.
Centrocampista classe 2005, Di Maggio è ormai un punto fermo delle giovanili nerazzurre e contro i “ramarri” non ha fatto altro che mettere in luce la crescita vertiginosa che l’ha visto protagonista negli ultimi anni. Corsa, interdizione, regia, inserimenti senza palla, conclusioni dalla distanza: una prova impressionante per completezza, maturità e carisma. E non è un caso che tre dei quattro gol siano nati dai suoi piedi. All’8’ dà un assaggio della prestazione di cui si renderà protagonista: uno due nello stretto con Zefi, apertura con il contagiri per Casani, inserimento in area per raccogliere il cross, girata al volo e palla alta di un soffio. L’appuntamento con la rete è comunque rimandato solo di una manciata di secondi: Salviato sbaglia il rinvio e regala palla all’Inter, Stankovic alza la testa e chi sta attaccando la profondità? Di Maggio, ovviamente. Il numero 8 dei padroni di casa la tocca di punta e innesca una carambola tra portiere e difensore che porta all’1-0. Nei restanti 36’ del primo tempo dirige la manovra, allarga e verticalizza il gioco, corre e recupera palloni. Uomo ovunque e tuttofare. Nella seconda frazione la sostanza non cambia e arriva anche un gol che più meritato di così non si può: Di Maggio riceve palla al limite dell’area, dà uno sguardo alla porta, prende la mira e lascia partire un missile terra aria che finisce la sua corsa nell’angolino. In chiusura di partita cerca la doppietta con un altro tiro dalla distanza, Salviato si oppone, ma non riesce a trattenere e offre a Bovo il più facile dei tap-in. Triplice fischio, poker servito e stesso risultato dell’andata.
A proposito dell’andata: si era giocata ad ottobre, lo stesso mese in cui Di Maggio ha trovato le sue prime reti in gare ufficiali con la Nazionale Under 17. Già, perché la prestazione contro il Pordenone è sicuramente da applausi, ma non stupisce più di tanto gli addetti ai lavori, che hanno già individuato da tempo nel centrocampista dell’Inter un giocatore capace di fare la differenza con la maglia (nero)azzurra.
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