Vincenzo Avolio, dai Blue Devils il muro per gli stregoni

Il girone C del campionato nazionale Under 17 si sta mostrando tra i più avvincenti della stagione in corso. Solo due punti dividono la Lazio capolista dal Napoli 5° in classifica. Ad un punto dai biancocelesti oltre al Lecce che vanta una partita in più, sono appaiate le uniche due squadre che dopo 8 giornate hanno ancora lo zero nella casella sconfitte: Roma e Benevento. Merito di una buona organizzazione di squadra ma anche di difese solide che vantano alcuni giovani talenti di spessore. Poco tempo fa nel nostro spazio vi avevamo parlato di Mattia Carriola e Niccolò Francescotti. Tra i giallorossi, sponda beneventana, hanno finora stupito le qualità di Vincenzo Avolio, difensore centrale classe 2005. Imponente struttura fisica che sfiora il metro e novanta di altezza. Schierato al centro della difesa a 3 imbastita da mister Dario Rocco sta sciorinando prestazioni valide dal punto di vista difensivo ma che evidenziano anche buone qualità tecniche di gestione della palla. È attraverso i suoi piedi che passa la prima fase di costruzione del gioco degli stregoncini. Pulito negli interventi, ha la freddezza e buone capacità di conduzione per controllare la palla in situazioni critiche ed innescare velocemente la fase di transizione positiva.
LE TESTIMONIANZE
Arrivato a nove anni alla scuola calcio Blue Devils del presidente Luigi Santoro si impose come un ragazzo taciturno, con doti da leader silenzioso che ha vestito la fascia di capitano per molti anni agli ordini dei tecnici Aldo Vallefuoco ed Alessandro Perfetto. “All’inizio voleva fare l’attaccante”, racconta lo stesso presidente che lo ha visto crescere e che ne tesse le lodi di serietà ed applicazione a che gli ha stampato l’etichetta di “The Wall”. Nella passata stagione era stato voluto alla Salernitana dall’allora responsabile del settore giovanile Emanuele Calaiò. Passato questa estate al Benevento, Vincenzo Avolio ha scacciato subito l’emozione dell’esordio segnando alla prima di campionato: ottimo il suo smarcamento su un calcio d’angolo e la conclusione a rete con il piede debole, il sinistro. Ne sono seguite altre 7 partite da titolare in quella che appare tra le più squadre meglio organizzate del torneo. Oltre al calcio segue molto il basket ed il tennis, tra le altre passioni ama ascoltare musica rap.