
Adorante, Gagliano, Moro: i millennials che vanno forte
La Serie C è da sempre una grande vetrina per i giovani calciatori che arrivano dai nostri settori giovanili. In questo inizio di stagione, gli Under 21 protagonisti sono stati già tanti. In particolare, nell’ultimo weekend, nel girone C, a mettersi in mostra sono stati Andrea Adorante, Luca Gagliano e Luca Moro.
Il Messina non ingrana, Adorante sì
Tre gol in sette partite di campionato disputate, l’ultimo realizzato sabato scorso contro il Monterosi. Questo è il bilancio di inizio campionato per il giovane classe 2000 Andrea Adorante, giocatore di proprietà del Parma, che, quest’anno, sta mostrando le sue qualità con la maglia del Messina, nonostante la sua squadra non riesca ancora a ingranare (una sola vittoria su otto). Nei 90 minuti dell’ultima partita disputata, ha lottato in tutti i modi per poter aiutare la squadra. Realizza il gol del momentaneo 1-1 al 42’ del primo tempo: Fofana mette la palla in area dalla trequarti, e Adorante, sempre al posto giusto nel momento giusto, con il suo movimento taglia fuori il difensore del Monterosi e con un tiro al volo mette dentro, consentendo alla squadra di andare negli spogliatoi sul risultato di pareggio. Il suo gol non basta perché, nel secondo tempo, il Monterosi trova nuovamente il vantaggio e, al 74’, chiude la partita con il gol del 3-1. Ennesima sconfitta per un Messina che devo trovare ancora una sua identità, nonostante il numero 9 sia sempre uno dei pochi a salvarsi per l’impegno che mette in ogni partita. Sempre molto bravo nella protezione della palla spalle alla porta e soprattutto grande fiuto del gol: capace di trasformare anche i palloni più sporchi in occasioni da rete. Non solo in fase di attacco ma anche nella fase di non possesso, è il primo difensore della squadra andando sempre a pressare il primo portatore di palla. Di certo non si può dire che quando esca dal campo, non abbia la maglia sudata. Dopo aver mosso i primissimi passi nella scuola calcio del Parma, Andrea si trasferisce all’Inter molto presto nel settore giovanile e vincendo praticamente tutto quello che si poteva vincere: Campionato e Supercoppa U17, Viareggio Cup e scudetto Primavera. Torna al Parma nel 2019. Forse l’anno più difficile durante il quale ha giocato veramente poco (solo tre presenze con la Primavera) a causa di un infortunio che l’ha tenuto fuori dal campo per diverso tempo. Nella stagione successiva, sempre con il Parma, realizza il gol del 3-1 contro il Pescara in Coppa Italia, il suo primo tra i professionisti. A gennaio 2021 sarà ceduto in prestito alla Virtus Francavilla. Questa sarà la sua prima vera esperienza. Alla fine della stagione collezionerà 17 presenze e 1 gol. La stagione in corso può essere quella della svolta: titolare fisso nel Messina e continuità giusta per poter crescere e fare esperienza. Nonostante la giovane età, la voglia di trascinare la squadra con i suoi gol è tanta.
Gagliano stende la Virtus e Braglia ringrazia
Un altro protagonista under dell’ottava giornata è stato il classe 2000 Luca Gagliano che, con il suo gol, ha regalato una vittoria fondamentale all’Avellino, salvando la panchina di mister Braglia, messa in discussione dopo le ultime prestazioni deludenti. Partita del Partenio molto equilibrata, non tantissime le occasioni da gol per entrambe le squadre. Il match si sblocca (e si decide) alla mezz’ora: calcio di rigore per i lupi. Sul dischetto si presenta il numero 9, che senza tremare e con grande personalità, conclude in porta con un sinistro potentissimo ad incrociare. Nulla da fare per il portiere, che intuisce la traiettoria ma non arriva sul pallone. Dura poco più di un’ora il match di Gagliano, che lascerà al 62’ il posto a Plescia. Altra prestazione convincente del giocatore di proprietà del Cagliari che conferma quanto di buono ha fatto vedere in queste prime uscite stagionali. Con il gol realizzato sabato, e quello messo a segno contro il Monterosi, Gagliano si porta a quota due reti in campionato, superando subito il record di gol dello scorso anno in C, quando realizzò solo un gol con la maglia dell’Olbia. Luca è un giocatore molto dinamico. Pur non avendo lunghe leve riesce a farsi valere contro ogni avversario. Nonostante non sia altissimo, è molto bravo nel gioco aereo. Discreta massa muscolare che gli permette di rimanere ben piantato sui piedi e non farsi spostare con facilità. Bravo nella conduzione palla e nel far salire i compagni di squadra. Chiaramente i margini di miglioramento sono tanti, ma sicuramente è un attaccante con buone prospettive. Calcisticamente muove i suoi primi passi nella scuola calcio del paese in cui è nato, la Catalunya Alghero e viene poi ingaggiato nelle giovanili del Cagliari nel 2013. A concedergli la prima partita da professionista è stato Diego Lopez, facendolo debuttare nella sfida di Coppa Italia contro il Pordenone nel 2017. Che fosse un predestinato non lo scopriamo oggi ma lo avevamo capito poco più di un anno fa quando, nella sfida valevole per la 37^giornata di Serie A tra Cagliari e Juventus, Walter Zenga schiera dal primo minuto Gagliano che, nel giro di un tempo, si regala un gol dopo pochi minuti e un assist in chiusura di primo tempo a Simeone. Peccato per l’assenza del pubblico, ma sicuramente quel 29 luglio 2020 è una data che Gagliano non dimenticherà mai. Primo gol in Serie A. Contro la Juventus. Contro Gianluigi Buffon. Non capita tutti i giorni. Dopo una stagione non semplicissima lo scorso anno con la maglia dell’Olbia, quest’anno è partito molto bene con due gol segnati di cui l’ultimo decisivo.
Il bomber padovano non perdona neanche la Juve Stabia
Ormai quando si parla di Luca Moro, nessuno si sorprende. Luca non è soltanto un protagonista dell’ottava giornata di campionato, ma è “il” protagonista di questo inizio di stagione in Serie C. Domenica, ancora una volta, ha realizzato una doppietta nella sfida scoppiettante del Massimino vinta 3-2 contro la Juve Stabia. Sei gol nelle prime sei partite disputate con la maglia del Catania. Media di un gol a partita. Nessuno come lui in questo inizio di stagione. È proprio lui a sbloccare subito il match all’ottavo di gioco. Sfruttando un errore della Juve Stabia, e sfrecciando in fuga solitaria, batte con il destro il portiere Sarri. Protagonista anche nel secondo gol arrivato pochi minuti dopo, con un assist perfetto per Russini. La Juve Stabia riesce a rimettere le cose in equilibrio prima della fine del primo tempo, ma, al 64’, è ancora una volta il 24 rossoazzurro a portare nuovamente in vantaggio i suoi: assist di Jean Greco (altro classe 2001 molto interessante) e questa volta con il sinistro mette dentro. 3-2 e seconda vittoria consecutiva per gli etnei che salgono a quota 10 punti in campionato. Moro è senz’ombra di dubbio l’uomo chiave delle manovre offensive del Catania. Prima punta con una struttura fisica già importante. Unisce alle sue doti fisiche un’ottima qualità tecnica. Molto veloce (nonostante i centimetri) e bravo a finalizzare (con il destro suo piede preferito, ma bene anche con il piede debole). Ogniqualvolta se ne presenta l’opportunità cerca di servire il compagno meglio posizionato per tirare. Il classe 2001 è un padovano doc, cresciuto nel settore giovanile del Padova, e ancora sotto contratto con i biancoscudati. Prima del suo approdo a Catania, sono da segnalare le sue precedenti esperienze a livello di settore giovanile con Torino, Genoa e SPAL, lasciando il segno ovunque. Alla SPAL, inoltre, ha avuto la possibilità di giocare otto partite in Serie B e due partite di Coppa Italia contro Crotone e Juventus. Quest’anno l’esplosione a Catania, dove è pronto a fare il definitivo salto di qualità. Se dovesse continuare ad affermarsi a questi livelli il prossimo anno potrebbe lasciare questa categoria. Luca non vuole fermarsi. Non adesso.