Miretti

Fabio Miretti, che inizio per il "Principe" con la Juve U23

Fabio Miretti continua a incantare anche nella Juventus U23. Per l’ennesima stagione, il talentino bianconero sta sfornando prestazioni convincenti e già in queste prime giornate in Serie C è andato a segno due volte, consolidando l’ottimo feeling che possiede con il gol. Ha realizzato la prima rete del campionato con uno splendido destro a giro contro la Pergolettese, mentre l’altro centro è arrivato solamente pochi giorni fa a Mantova, quando ha portato in vantaggio la sua squadra dopo una respinta corta di Riccardo Tosi sul calcio di rigore precedentemente battuto. Una partenza con il botto a cui va aggiunta la convocazione di Massimiliano Allegri per la sfida contro il Napoli, altro traguardo importante per questo giocatore che – forse qualcuno dimentica – ha compiuto 18 anni soltanto due mesi fa.
I primi passi con la maglia della Juve
La storia con la Vecchia Signora parte dal 2011 quando, di fronte alle due offerte provenienti dal capoluogo piemontese, decide di accettare quella “zebrata”. Da lì inizia l’esperienza nel settore giovanile, dove milita in tutte le categorie. Tappa importante nel suo percorso di crescita è l’Under 17, dove con la squadra allenata da Francesco Pedone realizza 16 gol nelle sole 17 partite disputate a causa dell’interruzione dei campionati per l’emergenza Covid-19. 
Una svolta anche tattica in quanto, da centrocampista centrale, viene spostato qualche metro più avanti a ricoprire il ruolo di trequartista. “Ha un’intelligenza calcistica sopra la media – ci aveva raccontato proprio il mister in occasione di una delle edizioni dell’Almanacco de La Giovane Italia – Duttile, competitivo e agonisticamente pronto: questo lo porta a poter giocare in più zone dalla metà campo in su, mantenendo alta l’efficienza”.
Il suo debutto tra i professionisti arriva il 13 febbraio 2021 quando Lamberto Zauli lo inserisce nei minuti finali della partita contro l’Albinoleffe. Un sogno che si realizza e che sancisce l’inizio di una carriera che lo potrebbe portare a raggiungere grandi traguardi, non solo con la maglia della Juventus ma anche in ottica Nazionale, dove ieri contro la Lituania (gara nella quale ha siglato la rete dell’1-0) ha raggiunto le 21 apparizioni in Azzurro dalla Under 15 alla Under 19.
Il profilo completo del giocatore
Abbiamo già parlato della sua trasformazione tattica da centrocampista centrale a trequartista, ma andando nel dettaglio a livello tecnico possiamo evidenziare innanzitutto l’ottima padronanza con entrambi i piedi: ha compiuto evidenti passi in avanti con il mancino e ora lo utilizza più volte in partita con maggior precisione. Ha visione e conoscenza del gioco, capisce in anticipo le giocate e vanta ottimi tempi di inserimento, caratteristica che lo porta spesso ad andare in gol. Nel dribbling è dominante, crea superiorità numerica e per tante difese avversarie rappresenta una vera e propria spina nel fianco. 
Possiede una struttura fisica asciutta e lineare ma con un’ottima forza muscolare negli arti inferiori. Sfoggia una grande reattività grazie anche ad un’eccellente frequenza di passi, è molto rapido nello stretto e dimostra buona velocità su distanze più lunghe. In campo è praticamente un moto perpetuo, non si ferma mai ed è sempre nel vivo del gioco. É uno degli ultimi a mollare, nei momenti di difficoltà si carica i compagni sulle spalle e non ha paura di assumersi le responsabilità: questo denota spiccata personalità e grande leadership.
Dalle parti di Torino qualcuno ha già iniziato a chiamarlo “Principe”, a livello di uno dei più grandi nella storia della Juventus come Marchisio. Un soprannome che ci sta tutto, considerando la trafila nel vivaio bianconero, l’attuale posizione ricoperta e le caratteristiche di Miretti. Non sappiamo se potrà far bene tanto quanto Claudio nella sua carriera ma siamo convinti che, prendendolo come riferimento sia in campo che fuori, potrà davvero ambire a risultati importanti e molto gratificanti.