Francesco Camarda: il bomber rossonero, sempre sotto età

Francesco Camarda: il bomber rossonero, sempre sotto età

Milan-Vicenza Under 15, 5-0 per i rossoneri alla prima di campionato. Secondo marcatore, colpo di testa: Francesco Camarda. Si fa i puntigliosi e l’occhio cede al particolare, anno di nascita: 2008. Sotto età. Se prima il tabellino suscitava attenzione, ora resta la curiosità. Serve una ricerca per capire meglio e tramutare il pensiero in immagini e numeri, con Francesco Camarda ci si mette poco.

Numeri e testimonianze parlano di Francesco Camarda

Al Milan sin dai pulcini l’attaccante classe 2008 segna in modo regolare e progressivo, i numeri sembrano irrealizzabili ma la difficoltà delle categorie inferiori all’Under 15 li rende quantomeno credibili:

  • 2017-18: 40 partite e 247 gol;
  • 2018-19: 31 partite e 172 gol;
  • 2020-21: 16 partite e 64 gol.

E nel 2021-22, una partita e una rete. Poi arrivano i video che alleggeriscono tutto: conduzione palla ad alta velocità, prevalentemente con il destro, dribbling rapido ma tutto fuorché leggero, irruente nell’appoggiare il piede a terra così come nel cambiare direzione. Allo stesso modo deciso nel salto: più di 175 cm a 13 anni, e una foto di fianco a Tonali ne è la prova. Ma quella con il centrocampista non è l’unica per il rossonerissimo Camarda che cantava – e canta – cori milanisti durante i ritiri. Di immagine infatti, ne ha pure una vicino a Ibrahimovic. La si osserva, passa lo stupore e il sorriso torna; si nota quanto sia un ragazzino o poco meno, un giovane che però sembra avere una mentalità costante sin dalle elementari, come ci dice chi lo ha seguito nell’educazione motoria durante i primi cinque anni di scuola: “Era serio, lavorava e soprattutto saliva in cattedra in tutti gli sport proposti”.
Oggi l’attitudine pare la medesima: preparazione fisica pre-stagione, individuale e aggiuntiva, si allena a boxe con istruttori preparati e continua a emanare positività. Una didascalia ce lo testimonia, sotto alla foto di un premio individuale: “Un attaccante ha sempre una squadra dietro”. Quest’anno ce l’avrà di sicuro sotto la guida di Roberto Bertuzzo per divertirsi insieme ai suoi compagni, contro avversari in tutto il paese (finalmente) ma soprattutto con quel profilo mentale, e poi tecnico, per diventare un ragazzo da “La Giovane Italia”.