
De Respinis si racconta: "Milan, Vis Pesaro e… studio"
Ha iniziato con il Settore Giovanile del Milan, nel quale ha trascorso sei anni partendo dai Giovanissimi Regionali. Fu allora, nel 2011, che La Giovane Italia lo inserì tra i migliori prospetti del panorama nazionale. Stiamo parlando di Alessandro De Respinis, attaccante classe 1993, che in questi anni ha giocato principalmente come prima punta in un 4-3-3, ma che può anche agire alle spalle del riferimento centrale in un reparto avanzato a due: “Mi ritengo un attaccante molto duttile, mi metto sempre a disposizione del mister e mi so adattare benissimo alle sue richieste. I miei punti di forza sono l’attacco della profondità e la presenza in area. Come caratteristiche, vedo delle somiglianze tra il mio modo di giocare e quello che avevano Inzaghi e Gilardino”. L’esperienza in rossonero ha rappresentato per lui un punto cruciale del percorso di crescita che lo ha lanciato nel mondo dei professionisti: “Auguro a tutti i giovani di poter vivere un’esperienza nelle giovanili del Milan. Io ho avuto la possibilità e il privilegio di allenarmi in una società top e da figure importanti come Eranio e Stroppa, che sono stati importanti nel mio percorso di crescita e, sicuramente, sono gli allenatori che mi hanno lascito qualcosa in più. Inoltre ho condiviso lo spogliatoio con giocatori che oggi calcano i campi di Serie A come ad esempio Simone Verdi”. Dopo l’esperienza rossonera l’esordio in Serie C2 con il Mantova, dove trascorse due anni per poi passare, nelle stagioni successive, prima da Santarcangelo, poi Siracusa, Lumezzane, Sondrio, Pro Sesto e Piacenza. A Sondrio la sua miglior parentesi di carriera: due stagioni nelle quali ha collezionato 50 presenze e siglato 24 reti. Oggi De Respinis è una nuova freccia del reparto offensivo della Vis Pesaro, club militante nel girone B di Serie C. L’impatto di quest’anno si è rivelato decisamente positivo: anche se per ora non è ancora figurato nell’undici titolare di partenza, può già vantare tre presenze ed un gol da subentrato nell’ultima trasferta contro il Teramo, decisivo per la vittoria finale. “Sono contento perché è stato un gol liberatorio. In questa stagione ho molte aspettative verso me stesso anche se sono partito con qualche difficoltà dovute a problemi di carattere fisico che hanno ritardato la mia miglior condizione. Con la squadra e lo staff mi trovo benissimo e ci sono tutti i presupposti per fare una buona annata. Abbiamo degli obiettivi ben chiari e cercheremo di portarli a termine prima possibile, una volta raggiunti questi vedremo se ci sarà la possibilità di alzare l’asticella”. Infine un messaggio per i più giovani: “Il calcio dev’essere fondamentale nelle nostre vite, però anche altri aspetti della vita hanno una grande importanza. Io per esempio ho iniziato gli studi in Scienze Motorie per potermi garantire degli sbocchi lavorativi in futuro. Il mio obiettivo sarà quello di diventare allenatore, infatti una volta laureato vorrei provare a conseguire il patentino, ma valuterò con il passare del tempo se si apriranno altre strade. Mi sento di dire ai giovani che durante la carriera calcistica, sebbene sia molto impegnativa, c’è il tempo e la possibilità di crearsi un futuro, e quindi consiglio loro di muoversi prima possibile in questo senso”.