
Margherita Monnecchi, Una titolare in panchina
Saranno state le vacanze in Abruzzo, passate in camper con la famiglia, saranno stati gli arrosticini divorati ad alta quota a Campo Imperatore, sarà stata una spensieratezza che solo l’estate può regalare… Ma una cosa è certa: Margherita Monnecchi, esterna offensiva della Fiorentina, classe 2001, domenica ha dimostrato di esserci e di poter imporsi tra le grandi. Una titolare in panchina che mister Patrizia Panico non potrà che valorizzare, date le innate capacità di saltare donna ed approfittare degli spazi, e che, dal 59’ contro il Sassuolo, ha seminato il panico tra le linee avversarie, effettuando dribbling al veleno e lasciando impressionato pure coach Gianpiero Piovani.
Una prestazione da gigante, felice quanto inaspettata, figlia di numerosi fattori. Il primo sicuramente genetico: due suoi zii sono stati calciatori del Siena maschile, mentre sua zia, Veronica Gozzi, fu proprio come lei una esterna, però difensiva, dell’allora Siena femminile, in Serie C toscana. Inoltre sua madre, Alessia Gozzi, fu campionessa italiana di maratona nel 1999. Il secondo fattore, invece, prettamente personale: una tranquillità incredibile palesata, una filosofia di vita improntata alla serenità, che tra serate passate a ballare la breakdance e pizzicate di ukulele l’hanno portata a mantenere la stessa cinica rilassatezza in campo. Caratteristica questa che le ha incrementato la freddezza nell’esecuzione del gesto tecnico sul manto erboso e che l’ha portata a gestirsi con ratio ed ad approfittare delle opportunità. Il terzo, infine, esterno: una Fiorentina ferma nel puntare sulla linea verde, senza troppi se e senza troppi ma, e che ha posto al centro del suo progetto le under 19.
Proprio riguardo a quest’ultimo punto, curiosità è che Margherita Monnecchi fu letteralmente una scommessa dei colori viola: notata in Serie C, nel San Miniato, da Sauro Fattori, fu scambiata con la numero uno della primavera gigliata Carlotta Nardi, classe 1999. Quest’ultima, a quel tempo, nel giro della Italia under 23. Una trattativa che ha sorriso poi al club di patron Commisso, ma che all’epoca fu di notevole clamore.
Niente male quindi per una numero diciassette viola scalpitante e vogliosa di dimostrare. E che se non fosse stato per la zia che la portò di nascosto ad allenarsi con i suoi cuginetti al San Miniato, forse non sarebbe qui ad essere raccontata. Ma per fortuna “La Giovane Italia” e la Fiorentina si possono godere questa assoluta titolare… Che viene dalla panchina.