Pellegri, ripartenza col Milan per diventare grande
Un ritorno che è una ripartenza, un numero che è un auspicio per riavvolgere un filo magico, interrotto da una quantità di infortuni direttamente proporzionale alle inevitabili aspettative che accompagnano un bimbo da record. Pietro Pellegri varca di nuovo la frontiera, tre anni e mezzo dopo aver firmato col Monaco dando un po’ a tutti la sensazione di esserci fatti scappare l’ennesimo talento del calcio italiano. Lo aspetta il Milan, che scommette su di lui con un’operazione dai costi contenuti, ma che se dovesse rivelarsi vincente pagherebbe dividendi coi fiocchi sia ai rossoneri che al ragazzo genovese.
Genova, la città che lo ha cresciuto e che lo ha visto scrivere record su record in Serie A. Più giovane esordiente nella storia del massimo campionato, a 15 anni e 280 giorni come Amedeo Amadei. Il primo gol, arrivato nel giorno dell’ultima recita di Francesco Totti, in un ideale passaggio di consegne nella cornice di un Olimpico vestito a festa per l’addio del capitano giallorosso. La prima doppietta, il passaggio al Monaco nel gennaio 2018 per una cifra superiore ai 30 milioni di euro, con primati in serie arrivati anche nel Principato: esordiente più giovane degli ultimi quarant’anni e secondo marcatore più giovane di sempre, alle spalle soltanto di un certo Kylian Mbappé. Ma dopo la partenza a razzo, qualcosa si è rotto. Nel senso letterale del termine, perché il classe 2001 è stato perseguitato da una sequela di infortuni che gli hanno permesso di mettere insieme appena 23 apparizioni con la maglia biancorossa del Monaco. Una Formula 1 con le ruote forate, una fuoriserie con un pistone inceppato, che non permette di esprimere tutti i cavalli di un motore come se ne sono visti pochi negli ultimi anni.
La ripartenza rossonera inizia da un numero: il 64, quello che aveva scelto al Genoa ispirato dall’anno di nascita di papà Marco, storico dirigente rossoblù passato da poco al Torino, in un’estate che evidentemente è all’insegna dei cambi di casacca per tutta la famiglia. San Siro lo aspetta con curiosità e con quella sensazione di quiete apparente delle bollicine in una bottiglia di champagne, che aspettano soltanto che il tappo salti per poter sgorgare libere. Un po’ come il talento di Pietro: un ragazzo che a vent’anni ne ha già viste tante, e che adesso sogna un rilancio in grande stile con la maglia del Milan.
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